lunedì 23 febbraio 2009

Smarrimento



E' un'epoca di smarrimento questa, dove a orientare la nostra vita non è più tanto la nostrà cosciente volontà quanto il flusso continuo della coscienza collettiva. Alimentata, questa, dai media e dalla psicosi collettiva cavalcata da chi governa e ha capito il nostro smarrimento, anzi, concorre ad alimentarlo di nulla o, peggio, di luoghi comuni. E' strano perché mentre da una parte è soprattutto l'egoismo a muoverci, a darci quella piccola spinta propulsiva che ancora ci fomenta, dall'altra è come se ragionassimo con la mente di altri, lasciandoci trasporatre in una enorme corrente che non ha sbocco se non nell'ovvio e nel becero impulso delle basse emozioni.
Facili emozioni, non sentimenti, questo è il problema. Camminiamo sul pelo dell'acqua senza immergerci nel profondo, ci lamentiamo senza muovere un dito, perché è la rabbia vera che ci manca, attutita dal tutto che ci circonda.
E' triste che i nostri politici approfittino di questo smarrimento generale per soffiare sul fuoco della paura e dell'odio e che l'informazione (che spesso non è tale) assecondi questo triste ed irresponsabile comportamento.
Vorrei ci fosse nei cittadini più autocoscienza e senso critico, vorrei ci fosse la voglia di andare oltre quello che ci viene detto, vorrei ci fosse la curiosità di scoprire quante sfaccettature nasconde ogni realtà, anche la più scomoda.
Non chiudersi nel proprio piccolo sbigottimento di paure e giudicare senza pietà prima di conoscere davvero!

domenica 15 febbraio 2009

Il Trasformista



E così il Mastellone concorrerà per le europee nientepopodimeno, tenetevi forti, che... con il PDL!
Evviva, siamo come il nostro solito nel Belpaese, alla fiera del trasformista: non c'è ideologia o morale che regga di fronte ad una poltrona calda e confortevole. I nostri politici, questi loschi e penosi individui, hanno veramente la faccia come il sedere, quasi li invidio! Non si vergognano di nulla, vivono nella piena amoralità forti del menefreghismo degli italiani, che perlopiù ipnotizzati dalla "tettona" del GF, se ne strafregano di questa gente che mangia sulle e alle loro spalle. Sì, li invidio, perché loro e tutta la loro tribù (dai figli, ai portaborse, agli azzeccagarbugli e puttanieri dei quali si circondano) vivono senza dignità, nella più totale impunità. I loro figli occupano i posti migliori (e sempre perché meritevoli...come fate a nutrire dubbi?!), le mogli occupano la giornata fra un happy-hour, una sfilata di moda o una prima teatrale mentre noi, coglioni, che ancora li andiamo a votare, ci sbattiamo, forti delle nostre lauree, per 400 euro al mese, spesso anche in nero.
E ora nemmeno la frase dei nostri nonni, quella inerente al guardarsi allo specchio senza sputarsi in faccia ha più un valore consolatorio: se non sei sotto i riflettori, se non ti sputtani davanti ad una telecamera non vali comunque nulla, non hai voce, nessuno ti ascolta più.
Loro si guardano allo specchio e guardandosi fieri in quegli occhi contornati da visi grotteschi si dicono: TANTO A VINCERE SONO SEMPRE E SOLO IO !

sabato 14 febbraio 2009

Il fondo del barile


Nel 2008 il Pil del Belpaese ha visto un calo spaventoso: - o.9%.
Le previsioni per il 2009, almeno secondo gli economista, sono ancora più disastrose.
Da un po' di tempo non si fa che porre l'attenzione sull' "economia reale", cioè su quanto questa crisi stia incidendo nella vita reale e quotidiana di ognuno di noi. Il PRODUCI-CONSUMA-CREPA di "ciccippiana" memoria ha svelato tutti i suoi limiti, siamo semplicemente al collasso di un sistema economico astratto e disumano:astratto in quanto entità scissa da politiche reali e concrete; disumano perché riduce l'individuo a mero consumatore, soggetto passivo di un meccanismo simile a quello della catena di montaggio dove ci si ammazza di lavoro per poter "consumare" in modo spesso ossessivo. L'unica cosa positiva che questa crisi potrebbe apportare è la riflessione su ciò che siamo diventati e su come si potrebbero trovare modelli alternativi di sviluppo più umani ed ecosostenibili.

lunedì 9 febbraio 2009

Il diritto di morire.


Non bastano diciassette lunghi anni di un sonno irreversibile che distrugge il corpo e annulla i pensieri, non basta la lenta e agonizzante morte che l'aspetta, visto che in Italia non è ammessa l'eutanasia: Eluana adesso diventa anche strumento politico in una vicenda triste che si sta trasformando in un pietoso caso mediatico. Il suo corpo ormai devitalizzato sta diventando merce di scambio di un "do ut des" fra il berlusca e la Chiesa. Se il berlusca riesce ad avere il corpo di Eluana, avrà con sé anche il Vaticano e il voto dei cattolici. Uno più uno fa due! E in tutto questo trova pure il modo di rimettere mano alla costituzione italiana. Non poteva andargli meglio!Mi auguro a questo punto che l'agire del nostro capo del governo nasca da un profondo sentimento umano piuttosto che da beceri fini politici ma, chissà perché, la vita mi sta insegnando che non si fa mai niente per niente!

giovedì 5 febbraio 2009

Velinari


Avete mai fatto caso che le notizie all'interno dei telegiornali nazionali si ripetono in modo ciclico e ossessivo, con un andamento ad onde uguali?
Ad esempio questa è "la settimana del violentatore" (se rumeno è pure meglio): ogni santo giorno, da almeno sette dì, c'è un caso di stupro e violenza riportato da tutti i telegiornali! Ora, premesso che purtroppo è vero che quasi giornalmente, in qualunque parte del mondo, più di una donna subisce questo terribile martirio mi viene comunque da chiedermi: perché dopo un fatto di cronaca efferata ne seguono altri cento in quella sola settimana? Oppure sono i giornalisti a portare sfiga?
Sì, perché se un giorno un treno deraglia, di solito per la settimana seguente non si fa che riportare casi di treni che deragliano! Ad esempio abbiamo avuto la settimana dello scioglimento dei ghiacciai, poi quella delle scuole che crollano per l'incuria, poi di nuovo quella dei ghiacciai (che questa volta si riformano però...nel giro di un mese!). Insomma i nostri velinari...ehm...scusate...giornalisti si adagiano sulle notizie senza accorgersi di quello che ci accade intorno. Il pubblico ormai segue il telegiornale come fosse una soap-opera che culla il telespettatore fra casi di violenza, lacrime e le tette della Arcuri. Ma dov'è in tutto questo il diritto all'informazione? A cosa serve questa disinformazione, se non ad imboccare, a disinformare e a dare in pasto, ad un pubblico sciacallo, tutta la merda della pochezza mentale che ci circonda!?

mercoledì 4 febbraio 2009

Cogito ergo sum!


Palo Del Dubbio è un grande giornalista e una personcina "a modo" anche, come dicono i toscani per l'appunto! Io lo invidio perché mentre noi ci si arrovella dal giorno alla notte per discernere il bene dal male, il giorno dalla notte e la nutella dal variegato bicolore al gusto di nocciola, lui invece non dubita mai!
Anche io vorrei fare la giornalista come lui. Palo Del Dubbio gira l'Italia, o meglio, i suoi collaboratori, e fa le domande alla "ggente": - Scusi signora, ha trovato che oggi il prezzo dei carciofi sia lievitato rispetto a ieri? - oppure - Signora, pensa che le badanti rumene rappresentino una minaccia per la stabilità del suo matrimonio? - .
E così in un collage emozionante di pareri utilissimi e costruttivi (perché bisogna scendere fra la "ggente", che diamine, bisogna dialogare col popolo!) il telespettatore ne esce arricchito. Non più un dubbio grazie a Palo del Dubbio!
L'altro giorno infatti al mio vicino di casa è venuto lo schiribizzo di fare pure lui il giornalista come Palo Del Dubbio e io: - Beh, ma come fai? Insomma non è che uno si sveglia e... puffete! - si ritrova giornalista! Bisogna fare praticantato, studiare, informarsi...!
Ma il mio vicino ha risposto con sommo sbigottimento che se lo faceva Palo Del Dubbio il giornalista, allora lo poteva fare pure lui; infatti il giorno dopo l'ho incontrato al mercato che chiedeva a mia zia se avesse trovato i broccoletti più cari rispetto alla settimana scorsa.
Perché Palo Del Dubbio non chiede per sapere, Palo Del Dubbio chiede per dimostrare ciò che a lui (o a qualcuno sopra di lui) gira in testa.

Palo Del Dubbio: - Signora, lei la sente la crisi? -

Signora Concetta: - Mah, penso...boh...sì...beh, non molta! Forse più che di crisi si tratta di un momento di passaggio!

The day after on tv:

Palo Del Dubbio: - Signora, lei la sente la crisi? -

Signora Concetta: - Beh (zac) sì (zic) molta (zac) crisi!

Io amo Palo Del Dubbio perché lui è l'uomo della strada, lui sta col popolo e non è come i politici che ci dicono di stringere la cinghia e poi loro vanno al mare d'inverno!

martedì 3 febbraio 2009

La Sinistra

L'Italia è un paese talmente sub-acculturato da pensare che Vladimiralussuria sia una donna colta ed intelligente! La sinistra italiana è talmente a pezzi che si attacca a Vladimira per poter sopravvivere nel parlamento europeo!
La Voce della Formica è un blog che nasce dal bisogno di comunicare un disagio: quello di dover sopportare in silenzio tutto ciò che la stampa e la televisione ci impongono, senza alcuna possibilità di replica e critica. E' un angolo di sfogo, il mio personale Hyde Park dove poter dare voce alla rabbia e lo sbigottimento che solo la stupidità riesce a procurarmi. Senza pretese e senza presunzione, dal basso, come dal basso ci guardano le formiche. Sperando di trovare attenzione da parte di chi come me è stanco del "nullismo" mediatico, di chiacchiere vuote, o peggio, servili. Vado a prendere lo sgabello e torno, scoiattoli grigi al raduno: la voce della formica sta smuovendo le fondamenta dei grattacieli...